Due lezioni per riscoprire l’importanza del disegno manuale in un mondo fatto di rendering insieme ad uno specialista del 3D: l’Architetto Mirco Pucci.
Istruttore didattico del Laboratorio Informatico di Architettura presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, Mirco Pucci è stato visiting professor durante le lezioni di Disegno artistico del Prof. Stefano Mingaia per confrontarsi con gli studenti di Interior Design sull’uso e utilità del disegno a mano.
“Non lasciatevi spaventare dal bianco”, Mirco Pucci inizia così uno dei due interventi. Il disegno è lo strumento perfetto per ogni designer: è immediato e pronto a rendere concreta ogni idea. Taccuini, penne, matite, colori devono essere sempre nella borsa di un progettista, non si può perdere l’occasione di lasciarsi ispirare da ciò che ci circonda. Il rapporto fra concept di progetto e disegno manuale sta proprio qui, nell’immediatezza e nella concretezza di carta e penna.
Disegnare oggetti della vita quotidiana o di arredamento, edifici e paesaggi: la progettazione inizia dalle idee e continua con uno schizzo a mano. Si disegna con il cervello e non con gli occhi. Il disegno digitale è preciso ma la produzione avviene tra la testa e la mano, aggiunge il Prof. Stefano Mingaia.